marco valenti scrive

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2 dicembre 2017

Rigaglie di coniglio







Se non sei un supereroe della cucina, e mai ti atteggeresti a chef,  capita che spesso ad una ricetta corrisponda un antefatto.

Avere un macellaio su cui riporre totale fiducia aiuta. 

Interno giorno, macelleria sotto casa, Roma. Faccio spesa di carni. 
Finito l’ordine Claudio, dal lato suo del bancone, attacca con
“A Marcoli’, t’ho pensato e c’ho ‘na cosa pe’ te”.
“Dimmi Cla’: t’ascolto”.
“Un cliente ha preso due conigli”
“Infatti so’ finiti”
“Sì ma li ha voluti puliti e non ha voluto le rigaglie. M’ha detto di buttarle”.

Sopracciglia alzate di Claudio e ammicco con la testa, a significare “vedi un po’ la gente…”. Sorrido immaginando. Il Macellaio mostra quanto recuperato e chiude con
“L’ho messe via e te le regalo”.

Felicità e tre etti e mezzo di interno di conigli.
Per rigaglie si intendono le frattaglie, le interiora del coniglio: cuore,polmone,fegatino,rognoncini e animella.

Segue mercato di zona e acquisti mirati. Fettuccine all’uovo fatte a mano e pecorino grattugiato: il resto è già in dispensa.


Dal vinaio scelgo un bianco – preferisco spegnere invece che sottolineare certi piatti – un Grillo IGT Molino a vento, Tenuta Orestiadi di Gibellina. Dato che la ricetta che ho in mente la voglio leggera, per quanto possibile, e voglio chiudere dopo un piatto unico con qualche mandarino rinuncio a qualche rosso di corpo medio, forse più appropriato. Il Grillo è ben secco, ha i suoi 12 gradi e mezzo e un bel sapore pieno.


La pietanza preparata è una fettuccina con sugo di rigaglie di coniglio.

Due parole sulle quantità di una porzione di pasta.

C’è chi dice 80 grammi per persona, 
chi si lamenta in quei ristoranti dove impiattano bene ma un piccolo gomitolo di fettuccine non è che una macchia un piatto oceanico, 
chi si ricorda i piattoni della nonna.



Ciascuno si regole come meglio crede ma, per quanto mi riguarda, dipende molto da cosa altro si mangia. 
Mi spiego. Se è portata unica posso allegramente rasentare i due etti rimanendo senza sensi di colpa.


INGREDIENTI:

Rigaglie di coniglio;
Fettuccine;
cipolla, carota, sedano;
alloro;
sale, olio, vino bianco;
passata di pomodoro;
pepe nero;
pecorino;
appetito.

PREPARAZIONE

Abbiamo tagliato a piccoli pezzi le interiora, tenendo da parte il fegato.





Abbiamo preparato il trito di cipolla, carota, sedano di trevi .
Poi si è messo a soffriggere tutto contemporaneamente con una foglia di alloro  .
Sale, pepe profumato.




Quando le interiora sono diventate brune abbiamo aggiunto il fegato, sempre minuziosamente tagliato in piccoli pezzi.





Abbiamo lasciato cuocere con un buon bicchiere di vino bianco secco per circa 15 minuti.


Abbiamo aggiunto il pomodoro (passata densa, ma lo rifarei con pezzettini o pomodori pelati)

A fine cottura abbiamo frullato una piccola parte della salsa per renderla più cremosa e legare meglio i sapori.








Tagliatelle in zuppiera e pecorino a piacere.

Un goccio di olio a crudo doveroso.

Da precisare: se ho cucinato queste interiora è solo perché ho totale fiducia in Claudio (il macellaio).






Ho fatto bene. Provateci anche voi.



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