marco valenti scrive

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16 settembre 2017

il nero







Per tutti quelli che "io non sono razzista ma...".
Una canzone di Francesco De Gregori che continua ad avere un senso.


Dalla periferia del mondo a quella di una città,

la vita non è una caravella, e il Nero lo sa.

Dimmi dove si va a dormire, dimmi dove si va a finire,
dimmi dove si va, il Nero che scarpe nere che c'ha!

Dalla periferia del mondo, il Nero Neronerò,

fu scaraventato non ancora giorno da un vecchio furgone Ford.

E si stropiccia gli occhi, 
balla e cammina 
e canta sotto il cielo di Latina, 
grande città del Nord,

il Nero che ritmo, che rock e che roll!

Dalla periferia del mondo 
a quella di una città,
la vita non è una passeggiata 
e il Nero lo sa,

preso a calci dalla polizia, 
incatenato a un treno da un foglio di via 
oppure usato per un falò, 

il Nero te lo ricordi il Nero quando arrivò?


Un giorno con un pezzo di specchio 
un orecchio si tagliò 
e andava sanguinando avanti e indietro 
e diceva "Sono Van Gogh!"

E aveva dentro agli occhi una malattia, 
ma chissà quale tipo di malattia, 
di malattia d'amor, 

il Nero, che amore il nero!
Nero Nerò.




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