marco valenti scrive

marco valenti scrive

29 giugno 2014

vorrei comprare una strada



Ci sono canzoni che assumono significati personali, privati. Ci sono pezzi di molti anni fa che tornano alla mente. Ci sono brani da poter scoprire o riscoprire e date nelle quali vale la pena tirarle fuori.

Era sul volo Air France da Buenos Aires.

Non mi scorderò mai il momento nel quale lo venni a sapere.
Seduto a tavola, fuori casa, fuori città; un ristorante che guardava il mare, amici; notizie, telefonata, lei? sicuri? c'era? è certo che non ci siano superstiti? Telefonata ad una amica giornalista che non era venuta a cena per seguire gli sviluppi della notizia. Conferme. Una sigaretta fuori dal ristorante. Rabbia e dolore.

Questa canzone la ha scelta e la ha cantata con noi nel concerto di Roma. Quello della locandina.
Oggi sarebbe stato – è – il suo compleanno.
Auguri, Claudia.

Marco


“Vorrei comprare una strada” New Trolls.


vorrei comprare una strada nel centro di nuova york
la vorrei lunga e affollata di gente di ogni eta'
e tanta luce nei buffi tubi di vetro colorato
una fontana con mille bambini che giocano
un gatto grigio che scalda assonnato il suo angolo
e voli alti contro i colori dell'arcobaleno
e al tramonto vorrei sedermi all'ombra di un grattacelo
fino a che io sentiro' una voce che mi dira'
scusami william mi spiace




per te ma e' la fine.

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