marco valenti scrive

marco valenti scrive

23 dicembre 2010

auguri bis

Gli auguri non si fanno con la testa ma con la pancia.

Gli auguri si fanno di istinto e non di ragione

perché quelli di ragione non sono autentici,

non abbastanza sentiti,

quanto quelli che vengono dalle viscere del nostro sentire.

Quindi...


Auguro a chi è acido di diventare dolce;

a chi è timido di diventare più sicuro

e non erigere più muri di antipatia

per mascherare le proprie insicurezze.


Chi è felice continui ma

divida la sua gioia senza chiedere compiacenza in cambio

e chi è triste ripensi alle sue cose e trovi un motivo,

purchessia, per pensare positivo.

C’è, certamente,

da qualche parte, e magari nascosto, ma c’è.


Non serve essere primadonna per essere donna;

non serve il divismo ma essere migliori.

Chi pensa di essere depresso ci ripensi

e intenda che, magari, non lo è davvero.

Chi la vuole risolvere lo faccia

e chi non vuole risolvere non si arrovelli più:

chi scaglia pietre si lavi, almeno, prima dei propri peccati,

chi non ha peccato si sbrighi a peccare

e chi ha peccato espii.


Si giunga a riconciliare, si voglia bene,

perché ce ne è bisogno.

Si guardi l’avversario come tale

e non come qualcuno da abbattere.

Auguri per tornare, tutti, a ragionare

e non ritenersi depositari dell’esattezza delle cose.

Auguri alle cose,

perché riescano a tornare al loro posto

o, almeno, a prenderne la giusta direzione.

Alle persone auguri, perché possano fare in modo

che le cose si imbrinino nella direzione che devono.


Per trovare l’acredine in pensione,

con la presupponenza, e la tracotanza, e la perfezione del sé, i

o mi auguro uno sforzo comune.

Auguri di pace e di tolleranza.

Auguri che la tolleranza diventi ecumenica

e non a senso unico.


Che il cane abbandonato

non resti più importante dell’uomo abbandonato,

che la vivisezione

non sia più importante della morte di bambini, umani intendo,

ad opera di aids, guerre, fame.

Robe di mettere le cose in prospettiva.


A tutti gli occhi auguro di saper vedere.

Saranno vani.

Ma li devo.

Li auguro, me li auguro e ve li auguro.

Già.


È un mondo adulto, baby, e sbagliamo da professionisti.

2 commenti:

  1. Molto coinvolgenti i tuoi auguri, ricambio con tutto il cuore, un abbraccio!

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  2. Mettere le cose in prospettiva e a fuoco perchè abbiano alla fine un senso. Ti auguro di avere gaiezza e leggerezza nell'affrontare con passione i giorni a venire. Grazie per i tuoi sempre meravigliosi auguri.
    Buon Natale a te e ai tuoi cari

    RispondiElimina

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